Mendez non basta

I due Manager cubani, Duarte e Perez, giocano a scacchi tra loro, muovono i loro giocatori/pedina con assoluto tempismo, con mosse e contromosse in modo tale che, per un attimo, ci hanno fatto pensare di assistere ad una partita di Major. A loro va attribuito gran parte del merito di aver messo in scena due begli incontri in cui nessuna delle due squadre ha prevalso sull’altra in modo evidente. L’equa divisione della posta finale è stato il risultato più giusto. Un grande Mendez, versante bolognese. Il ricevitore venezuelano con passaporto spagnolo è in crescita, ieri è stato capace di fulminare i pitcher avversari con due bordate in fuoricampo (una per partita).Gli errori commessi dalle due formazioni, equamente distribuiti nei due incontri, sono stati determinanti, se vogliamo, sui risultati finali. Le condizioni climatiche hanno giocato con chi era in campo, nubi feroci e freddo al mattino, sole e vento al pomeriggio. Buono l’arbitraggio, pochi errori e nessun protagonismo.

GARA 1 : Gerbi partente per gli Athletics, sulla sponda imolese l’ex Garagnani. Primo inning con difese ermetiche e primo dei quattro giochi difensivi complessivi messi a segno dai bolognesi. Il secondo inning è contraddistinto dall’episodio che segna l’incontro. Gli Athletics segnano 7 punti, un big inning imprevisto, con una serie di valide (Ledesma, Natali, Depau e Rumenos) con l’apoteosi finale di un poderoso homer da tre punti di Mendez. A questo punto Bologna può vivere di rendita. Nel contrattacco i Redskins segnano un punto con Pirone. Imola non si da per vinta e cerca di recuperare il gap negativo. Segna ancora due punti al terzo dove si assiste ad una fantastica doppia eliminazione, con Natali che arpiona al volo la volata di Natilli e spara da 70 metri uno strike a casa base per l’eliminazione dell’accorrente De Marco. Due inning senza storia con Garagnani che raggiunge le 9 eliminazioni al piatto. Sesto inning, Gerbi è tenuto sul monte forse un po’ più del dovuto e dopo aver subito due punti (5 a 7) e con due fuori e basi piene lascia la pedana a Bucchi che chiude l’inning con l’aiuto della difesa che completa un doppio gioco. All’ottavo Imola ha la grande occasione per ribaltare il risultato. Segna un punto con Natilli che aveva battuto un doppio, poi il coach forza il gioco, ma Pirone viene colto rubando, in seconda, dalla splendida assistenza di Mendez. Muoiono qui le speranze di rimonta dell’Imola, gli Athletics vincono 7 a 6.

GARA 2 : Partita palpitante, ricca di emozioni. Tavasci partente Imola e Roncarati per gli Athletics. Il bolognese viene proposto partente dopo la lunga assenza causa infortunio, ma la sua partita dura meno di un inning, è toccato a ripetizione e Duarte deve correre ai ripari, entra Poppi, Imola è in vantaggio 4 a 0. Questa volta sono i giallo verdi a dover rincorrere. Al secondo inning segnano un punto con Minarini per errore dell’esterno sinistro su battuta di Carrà. Un punto anche per Imola con errori di Poppi e Rumenos. Al quarto Imola segna ancora ed è ancora un errore di Rumenos a mettere l’uomo in base che va a punto su triplo di De Marco. Al quinto gli Athletics vanno alla riscossa e segnano quattro volte, valida di Rumenos, avvicendamento del pitcher con Maccaferri che viene toccato duro da Ledesma poi un errore difensivo ed infine l’ottimo Guidoni che manda a casa due punti con la sua valida a sinistra. Sul 6 a 5 per Imola, Bologna respira nuovamente. Al settimo ancora un punto a testa, quello bolognese è un solo-homer di Mendez (terzo home-run stagionale). In questo inning Bucchi rileva Poppi; basi piene e due out, dopo tre tentativi inefficaci di pick off in seconda, con conto pieno a casa, “impiomba” Vignali, staccatosi anzitempo dalla base, con una pregevole assistenza a Casadei. L’ultimo, effimero, colpo di reni all’ottavo. Gli Athletics completano la rimonta e vanno in vantaggio, le basi sono piene e Mendez batte una valida al centro, corrono a punto sia Depau che Carrà, ma Rumenos vuole esagerare e viene preso tra seconda e terza. Athletics in vantaggio, ma solo di un punto. Il contrattacco dei padroni di casa è micidiale. Si riportano sopra demolendo Bucchi a cui subentra il giovane Angelini che bene interpreta il suo ruolo e chiude l’inning. Adesso è Imola a condurre 11 a 8. Agli Athletics resta un solo attacco. Sul monte dell’Imola sale Grendene. Strikeout Bagattini, valida di Natali, errore su battuta di Bucchi, Guidoni valida e punto di Natali. Gli Athletics prendono coraggio, ma il manager avversario ferma tutto e manda in pedana Lentini Ivan che chiude la partita eliminando al piatto sia Carrà che Casadei. Imola vince 11 a 9.

Sarebbe stato bello, bello vincere entrambe le partite ed andare al terzo posto in classifica, ma l’Imola non ha voluto adattarsi ai nostri desideri. Domenica prossima, ultime partite di andata, gli Athletics ospiteranno il fanalino di coda del girone, il Chieti. Squadra da non sottovalutare in considerazione dei progressi che la squadra abruzzese sta mettendo in mostra.