Passa il Riccione con il minimo scarto: 2 a 3 a Bologna sugli Athletics

 

Abbati eliminato a casa base per squeeze play non riuscito


Eccoci ad uno dei tradizionali derby regionali, tra le giovanili degli Athletics e della Romagna rivierasca. Non è semplice commentare una partita come quella persa dagli under 21 Athletics contro il Riccione con il minimo scarto, perché è stato uno di quei match che lasciano l’amaro in bocca, la spiacevole sensazione di essere arrivati ad un soffio dal traguardo, recuperando quasi tutto lo svantaggio in salita e rimanendo poi incollati alla ruota dell’avversario, senza poterla superare allo sprint. Ragion di più se l’obiettivo, alla prova dei fatti, sembrava veramente alla portata di questa squadra. Il match ha avuto due facce: la prima parte della partita, fino al 3° inning con un Riccione convinto del suo primato e in grado di tenere a bada i padroni di casa, con il pitcher partente abbastanza sicuro, grazie ad una difesa esperta e rapida; la seconda, a partire dal 4° inning con gli Athletics protagonisti, molto attivi in attacco e attenti in difesa.

Il Riccione trova il vantaggio già al primo attacco, con un solo punticino che però alla fine farà la differenza. Per contro, l’attacco gialloverde, dopo le festose grandinate di valide degli ultimi incontri, sembra avere le polveri umide dopo il temporale del giorno prima. Nonostante questo, complice qualche ball di troppo concesso dal pitcher arancione, gli Athletics si fanno vivi sulle basi, arrivando anche in posizione punto. Punto che non arriva per i primi tre inning, mentre i romagnoli allungano al secondo inning con altri 2 punti e portandosi così sul 3 a 0. Per gli Athletics il partente è Alessio Angelini, che considerando che affronta il temibile attacco della squadra leader del girone, riesce a tenere a limitare i danni e a chiudere con nessun punto subito il terzo inning. Dal successivo, risale sul monte di lancio un inesauribile Accorsi che, dopo la fatica di sabato contro la Nuova Pianorese è chiamato a distanza di soli tre giorni, a difendere i colori gialloverdi sul monticello, ereditando uno 0-3 da recuperare in 4 inning. Un altro atleta al posto di Luca sarebbe salito sul monte con qualche preoccupazione ma fin dai primi lanci, dimostra di potersi misurare alla pari con i primi della classe, grazie anche ad una difesa a registro (molto efficace la presa al volo di Lollo Nofri su un foul insidioso perché vicino alla rete di recinzione ed una eliminazione 4-3 Abbati – Nofri). Per galvanizzare il nostro rilievo, nella seconda parte del quarto, anche il nostro attacco decide che è venuta l’ora di dare una mano al nostro lanciatore, mettendo un po’ di sale sulla coda a quello avversario che, effettivamente, s’innervosisce grazie ai due singoli consecutivi di Francesco Cavallari (in valida anche in questo match. Bentornato Cavallo!) e dell’ottimo Nofri. Le basi si riempono con un solo out. La partita sembra girare. Visita di prammatica e conciliabolo sul monte del Riccione. Il pitcher viene confermato. Entrano 2 punti forzati ma non si sfonda. Il Rimini chiude contenendo i danni e questo è uno dei momenti chiave della partita. Il punteggio non si sposterà più. Gli Athletics difendono bene, uscendo brillantemente da situazioni rischiose e non sbagliando praticamente nulla. Il Rimini sostituisce il partente, che senza fare follie riesce a contenere i successivi tentativi bolognesi, fino agli ultimi due attacchi, quando al sesto la palla del sorpasso è proprio sulla mazza di Mirko Monda che ha sostituito Michael Corradin dietro al piatto. Con Del Priore in posizione punto dopo una bella valida, il nostro catcher stampa una potente linea tesa tra la seconda e la terza, purtroppo catturata al volo dall’agile terza base romagnolo. Così come nell’ultimo attacco bolognese, con Abbati subito in base su ball, poi grazie ad un’ assistenza sbagliata salvo in seconda e spinto in terza da un bunt di sacrificio di Adelmi. Con un out, il manager degli Athletics tenta il tutto per tutto e gioca la carta dello squeeze play. Abbati correttamente vola a casa base ma solo per farsi eliminare con facilità, poiché lo squeeze non riesce. Il terzo out chiude il conto sul 2-3, lasciando questo inconfondibile retrogusto amaro della mancata vittoria. O agrodolce, perché nonostante il risultato gli Athletics ci sono e ogni risultato sembra essere alla loro portata.