PranzoPiù Bologna Athletics conquista la Coppa Italia di Serie B!!!

Tante individualità formano un gruppo, di questo è fatta una squadra, nella vita così come nel lavoro e, ovviamente, nello sport, la regola vale anche nel baseball. Il successo o la sconfitta sono la realistica conseguenza, il risultato, dell’amalgama che la squadra riesce ad ottenere ed esprimere in partita. Il gruppo è importante, vitale, ma per quanto questo possa essere preparato, senza un buon timoniere, senza colui che conosce la rotta e traccia il percorso, non si va da nessuna parte. La formazione tecnica, l’allenatore, sono ingredienti importantissimi per la realizzazione della ricetta. Il Bologna Athletics, sponsorizzato PranzoPiù, milita in serie B, Andrea Folesani è un giovane allenatore che ha fatto una lunga gavetta nelle giovanili, raccogliendo soddisfazioni e delusioni, in eguale misura, e, nel 2003, ha guidato la Virtus Ozzano in Serie C1. Il suo punto di forza sta in una conoscenza radicale del vecchio gioco, grazie a questa conoscenza, a questo amore, la risposta sul campo è stata positiva oltre qualsiasi aspettativa. La squadra affidatagli comprende alcuni giocatori provenienti dalla Virtus Ozzano altri dal ricco vivaio delle giovanili di cui questa Società è esempio per tutto il movimento. L’esperienza maturata con i giovani ha semplificato l’inserimento in squadra, graduale, degli stessi.. L’avventura inizia molto bene tanto che, alla fine del girone d’andata, gli Athletics sono in testa alla classifica. Questo piazzamento, per regolamento, dà loro il diritto di partecipazione alle finali di Coppa Italia di categoria. Nel proseguo del campionato, oltre all’arrivo di orde di oriundi alla corte di alcune società (Poviglio 8, Sanremo 3, Cus Milano 2), pesano come macigni gli infortuni occorsi ad alcuni giocatori chiave tra cui, sventuratamente, tre lanciatori e gli Athletics chiudono con un onorevolissimo quarto posto, con qualche rimpianto e tanto rammarico. Sono quattro le Società che partecipano al rush finale per la conquista della Coppa Italia di Categoria. Agli Athletics si affiancano i romagnoli del Torre Pedrera, i toscani del Padule ed i veneti del San Donà di Piave. Questi ultimi sono costretti al forfait e l’abbinamento di semifinale con il Padule non favorisce certo i ragazzi di Folesani. Così, per un curioso segno del destino, il Torre Pedrera, senza colpo ferire e, soprattutto, senza stancare il braccio ad alcun lanciatore, accede direttamente alla finale. La semifinale si gioca a Sesto Fiorentino in un opaco pomeriggio di ottobre. E’ il 9 ottobre ed il campo di via Togliatti è tirato a lucido. Gli Athletics non sono favoriti, non per altro per l’assenza di tanti titolari. Proprio questo handicap obbliga l’impiego dei due lanciatori roockie della squadra, Andrea Saletti e Giacomo Poppi, rispettivamente 18 e 17 anni, da poco compiuti. Saletti è figlio d’arte, di quel Roberto che ha militato in Fortitudo, in altri tempi. Saletti ha un gravoso compito da assolvere, ovvero iniziare la partita e tenere per almeno 4, 5 inning. Folesani, per questa partita, ha solo 2 lanciatori! La disputa inizia con grande puntualità, Cazzola a casa base e Messera sulle basi sono gli arbitri dell’incontro. I gialloverdi bolognesi si mettono subito in evidenza nel box di battuta costringendo alla resa anticipata il partente fiorentino che viene avvicendato già al primo inning da Carlesi. Athletics in vantaggio 2 a 0 fino al quarto, vantaggio maturato al 1° con singolo di Pozzarini e doppio a sinistra di Bondioli. Al 4° Saletti ha una flessione ed è toccato ripetutamente dalle mazze avversarie che portano a casa 4 punti. L’indomito lanciatore bolognese riesce a far leva sul proprio carattere e con l’aiuto del suo infield chiude bene l’inning, senza altri, ulteriori, patemi d’animo. Al quinto inning sale sul monte Poppi e per il Padule diventa tutto buio. Nell’attacco bolognese Carlesi concede due doppi in successione a D’Andrea e Cantelli ed una volata di sacrificio di Martini che manda a casa il punto del pareggio. Carlesi, che inizia anche il sesto inning mettendo in base i primi due battitori, viene avvicendato da Funzione che si becca subito un singolo da D’Andrea per il punto del 5-4 segnato da Pozzarini. .Gli Athletics chiudono la partita con un perentorio doppio gioco sull’asse Pozzarini(ss)-Martini(1b). Giove pluvio rende merito all’impresa bolognese e la finale dell’indomani salta causa nubifragio, la natura rimette così le cose al loro posto riequilibrando le due squadre che si affrontano due settimane dopo, in campo neutro, ad Ozzano Dell’Emilia. Non è fatto strano che, in ottobre, piova e sabato 16 ottobre, il giorno prima della finale, viene giù che dio la manda. Campo allagato. La regola dice che non si può più procedere a rinvii di data e che, in caso di ulteriore impossibilità a giocare, si deve procede con il sorteggio. Gli Athletics non pensano nemmeno per un minuto di dover affidare il loro destino, in una finale di baseball, ad un cinquanta per cento di fortuna, ad una monetina che levita nel vuoto per pochi secondi, tanto più che il Torre, nel caso vincesse il sorteggio, si aggiudicherebbe la Coppa senza aver giocato un solo inning, impossibile da tollerare! Di buona lena tutto lo staff Athletics, allenatori, giocatori e perfino il presidente si rimboccano le maniche della camicia e dragano il campo di gioco togliendo sabbia rossa e spargendone della nuova. Quelli del Torre osservano. A dieci minuti alle quattordici l’arbitro di casa può chiamare “Gioco!”, il campo è a posto! Gli Athletics, ritemprati moralmente dal recupero di quasi tutto il proprio parco lanciatori, iniziano la gara con Massimiliano Calotti sul monte. Il Torre inizia con Granellini. Primi due inning equilibrati, vantaggio romagnolo 1 a 0 a causa di due errori bolognesi, al primo. Al quarto il pitcher del Torre è costretto alla resa, quattro punti per Bologna, che in questo attacco batte cinque valide. Calotti al 7°, viene avvicendato da Poppi, dopo aver dominato l’attacco avversario in lungo e in largo. Maestri per Granellini già al quinto. Athletics ancora a punto al 5° doppio di Bondioli e punto a casa di Martini. E’ ancora un errore difensivo a propiziare il secondo punto degli adriatici, al settimo. Le difese a questo punto, abbassano le saracinesche e non passa più nulla. L’ultima emozione è concessa da Nocita, entrato per Poppi in qualità di closer, questi si complica la vita riempiendo gratuitamente le basi, senza subire valide, e spetta a Minghetti l’onore di assistere in prima il 27° out della gara, quell’out che sancisce la conquista dell’ambito Trofeo! Una vittoria ( 5 a 2) concepita con la tranquillità di chi non ha nulla da perdere, di chi ci prova, succeda quel che deve succedere, di chi ha tanta fame e sa come e dove mordere. Il fatto di aver vinto la Coppa pur non essendo “i favoriti” e contestualmente l’aver battuto due ottime squadre, il Padule, neo promosso in serie A2, ed i Falconi del Torre Pedrera, dominatori del loro girone di qualificazione, rende ancora più prestigiosa l’affermazione sportiva dei ragazzi del Presidente Meo. Una vittoria maturata in lunghe sedute d’allenamento, nella passione e nel divertimento che questi ragazzi, “vecchi” e giovani, hanno messo e mettono in questo meraviglioso sport.