Ennesimo pareggio

La musica non cambia. Come un disco dimenticato su un vecchio grammofono che ripete, monotonamente, lo stesso intercalare di note. Non cambiano gli Athletics che devono accontentarsi di un pareggio, l’ennesimo, avendo affrontato il doppio confronto, importantissimo per la classifica, che li vedeva opposti al Padova, in modo completamente diverso da una partita all’altra. Quanto sia stato utile o meno questo pareggio lo sapremo solo tra un paio di giornate, alla fine di Agosto, ovvero dopo che la Pranzopiù avrà affrontato il Crocetta, a Parma, ed il San Lorenzo, in casa. Proprio quest’ultima formazione friulana è stata recentemente risucchiata nella bagarre della zona retrocessione. In questa zona, che, suo malgrado, interessa la società bolognese, troviamo ultimo il Ponte di Piave, che era in crescita, ma ha avuto un brusco arresto, lo scorso weekend, a Verona, poi a 3 vittorie gli Athletics, e sopra, a due partite, appaiate, proprio le due prossime rivali dei bolognesi che, tra l’altro, devono recuperare il doppio confronto con Ponte di Piave. Meglio piazzata l’altra squadra di Parma, l’Oltretorrente, che però non può ancora chiamarsi fuori dalla bagarre. Ci aspetta un finale di campionato elettrizzante, con tanti confronti diretti e con solo tre squadre che, a conti fatti, potrebbero, a breve, trovarsi nella condizione di non doversi giocare più nulla, ovvero Rovigo, Castefranco e Padova. Questo non gioverebbe al team di Spisni che auspica, altresì, che tutte le squadre del girone mantengano alta la tensione agonistica, fino all’ultima partita.

Gara uno, si parte con Saletti sul monte, ma il mancino bolognese non è in partita, Padova prende vantaggio anche se non sfrutta al meglio le sue occasioni, lasciando tanti corridori sulle basi (alla fine saranno ben 17 LOB). Nonostante il brutto inizio e la solita scarsa verve in battuta, dopo quattro inning, la Pranzopiù, sotto 3 a 2, è ancora in partita. I punti Athletics entrano per errori della difesa avversaria ed anche qui non sfruttati al meglio, basti pensare che, al terzo inning, il Padova collezione tre errori in fila e subisce solo un punto. Padova è più cinica e capitalizza, con un Faccini sul monte che finisce con oltre 140 lanci sul braccio, inanellando 11 eliminazioni al piatto e subendo solo sette valide, distribuite qua e là, ma senza continuità, dalla squadra di casa. Gerbi dal terzo ha rilevato Saletti, ma il trend della partita non cambia. Gran fuoricampo di Sadikovic, ottimo ricevitore del Padova, al sesto, sul primo lancio. In questo inning c’è tempo anche per una scaramuccia (perché tutto questo nervosismo nelle ultime partite?) che vede le due squadre affrontarsi a bordo campo, a farne le spese sono Roda degli Athletics e Moccia del Padova, salomonicamente espulsi dall’arbitro capo. In campo c’è una squadra sola, all’ottavo Padova si trova in vantaggio 8 a 2 ed all’ultimo inning, invece dello scatto d’orgoglio felsineo si assiste al big inning padovano che mette a segno ben 5 punti. Finale 13 a 2 per Padova.

Gara due è tutta un’altra musica, anche se Roncarati, partente, ha un inizio “timido”. Ma in questa partita l’attacco bolognese c’è e batte a ripetizione sui lanci del malcapitato Campesato, poi rilevato, a metà terzo, da Paoletich. Pranzopiù domina fin dall’inizio, quattro punti al primo inning, due al secondo, cinque al terzo ed al quinto. Al secondo inning standing ovation per un lunghissimo homer, il suo primo homer italiano, da due punti, di Ledesma, ma in questa partita si rivedono anche Rumenos (3 su 5 con due doppi e 4 punti battuti a casa) ed ottime giocate difensive, Andrian e Pontini (2 su 3), c’è spazio per una citazione anche per Filippo Calderoni, da poco aggregato alla prima squadra, alla sua prima valida in serie B. Un’altra squadra insomma, un gruppo che vuole il risultato e non dà respiro all’avversario. Pranzopiù vince “prima del limite” per manifesta superiorità, 16 a 5, al settimo inning.

Ed ora a Parma, sabato 2 agosto (ore 15.30 e 20.30) ad affrontare un diretta avversaria, messa un po’ meglio in classifica. Ecco, qui, tenuto conto anche della lunga lista delle assenze, un pareggio, per mantenere inalterate le distanze di classifica, sarebbe graditissimo. Di più, non ha senso sperare… nella speranza di essere smentito.