Athletics, che batosta a Rovigo!

Sì, è vero, si è giocato sul diamante dei Puffi, e non per il colore azzurro delle casacche rodigine, bensì per le dimensioni del campo, per non parlare del fondo erboso cosparso di buche, non adatto nemmeno per una gara di corsa campestre, forse per una partita a golf tra amici, ma non per giocare a baseball, ma tra un anno gli amici di Rovigo avranno il campo nuovo (finalmente) ed allora tutto cambierà. Certo, se si è perso non è stata colpa solo del terreno di gioco, ma va serenamente premesso che la pioggia di Pop-home-run che ha sommerso la squadra di Bologna, in un campo “normale” non ci sarebbe stata e che, anche se in campo le squadre erano due (in gara 1 non è però sembrato così), quella di casa si allena settimanalmente a colpire la palla perché questa finisca, alta, in quella zona, ovvero sul lato sinistro dove sì e no si arriva a 70 metri, ovvero circa venti metri in meno di qualsiasi altro campo, e venti metri in lunghezza non sono certo annullati dall’altezza della rete posta a mitigare l’handicap. Comunque si è perso, e si è perso di brutto, soprattutto in gara uno quando Poppi ha subito due fuoricampo battuti entrambi da Chris Carbonaro, per un totale di 7 punti battuti a casa, recuperabilissimi, ma con un carattere ed un orgoglio ben differenti da quelli poi dimostrati dai giallo verdi che si sono immediatamente arresi, senza combattere. Giornata primaverile e soleggiata. La Pranzopiù Athletics si presenta a Rovigo per affrontare una delle squadre favorite del girone, con buoni propositi, ma la prima partita, dopo un buon inizio 0 a 0 al primo, si mette subito in salita. Poppi viene toccato valido da Herrera e Vitocco, è poi Carbonaro a vuotare le basi con un homer al centro, 3 a 0 Rovigo, dopo un primo attimo di sconforto l’inning viene chiuso bene dalla difesa felsinea. Al terzo il film non cambia trama, singolo di Sandalo, doppio dello statunitense Peters Dennis, colpito Herrera e ancora Carbonaro che sparecchia per il grande slam del 7 a 0. Si potrebbe già andare a fare la doccia, infatti i bolognesi dimostrano di non essere più in partita e danno modo al pur bravo pitcher avversario, Enrico Crepaldi, di esaltarsi. Alla fine il suo score personale conterà solo due valide e ben nove eliminazioni al piatto in sette inning. Rovigo segna ancora a ripetizione (homer di Peters e Ferrari) sui due rilievi bolognesi, Saletti e Tavolazzi. Finisce 19 a 0 e non fa male l’aver perso, fa male il come. Spazzati via dalla mente i fantasmi del mattino la partita pomeridiana vede sul monte Roncarati (Athletics) contrapposto al veterano Roccabianca. Al terzo la partita si sblocca per Rovigo che segna due punti con due smorzate a sorpresa ed un errore difensivo. Il quarto attacco felsineo è prolifico. Due errori difensivi del Rovigo spianano la strada alla rimonta che ha inizio con una volata di sacrificio di Carrà che manda a casa Casadei, singolo di Guidoni che manda in confusione gli avversari (2 a 2) , Trentini valida e Ledesma Santana che con un doppio (ne batterà 3 consecutivi) fissa il punteggio parziale sul 4 a 2 per Bologna. Nel corso di questo inning Roccabianca lascia il passo al giovane Rondina. A questo punto entra in scena l’abilità delle mazze rodigine di riuscire ad alzare la palla quanto basta per farla passare sopra la rete a sinistra. Tre solo-homer al quarto e quinto attacco battuti rispettivamente da Vittocco, Maiella e Peters portano Rovigo sul 5 a 4. La Pranzopiù reagisce e pareggia subito, 5 a 5. Ad inizio settimo Roncarati, lungamente applaudito dal pubblico, scende di pedana per lasciar posto a Gerbi che rientra dopo un lungo stop per infortunio. Gerbi tarda un po’ a trovare il giusto ritmo partita ed incassa cinque punti tra errori, squeeze e valide che spezzano l’equilibrio di una partita fin qui piacevole. Diventa dura recuperare sotto 10 a 5 e con due soli attacchi a disposizione. La reazione c’è ma è immediatamente demolita da un bel doppio gioco difensivo del Rovigo. C’è tempo per assistere ad un altro home-run di Peters e la partita ha termine. La Pranzopiù paga soprattutto per i tredici (!) corridori lasciati sulle basi in gara due, paga per l’inevitabile inesperienze di alcuni suoi giovani, paga per la scarsa continuità in battuta (10 valide in tutto contro le 29 dei padroni di casa) . Manca il giusto cinismo nei momenti decisivi ed inoltre alcuni giocatori sono apparsi fuori condizione. Adesso gli Athletics guardano la classifica dal basso e le prossime avversarie, Verona in trasferta e Buttrio in casa, non fanno diminuire le preoccupazioni. La squadra deve reagire e lo farà di certo, fermo restando che le avversarie sono di categoria superiore, ma, come si dice, ogni partita fa storia a sé e non la si è vinta né persa finché non la si è giocata.