Estamos solos, ma en la punte!

La finale regionale di categoria si gioca sul ristrutturato diamante di Godo, in provincia di Ravenna, contro la locale formazione, che aveva superato Riccione, e Collecchio, che aveva regolato di misura (3 a 2) i Tigers Parma.

Prima gara fra i ravennati e la Pavignani Athletics, e si vede subito che c’è troppa tensione nelle file gialloverdi. Il Godo schiera come primo lanciatore Bucci, che denota problemi di controllo. La Pavignani non ne approfitta, e lascia ben 6 uomini in base nei primi due inning, rastremando solo due punti. Al 3^ Godo, approfittando di alcuni orrori difensivi dei bolognesi, passa in vantaggio per 3 a 2, e sarebbe andata ancor peggio se Abbati, subentrato a basi cariche ad un incolpevole Giorgi sul monte di lancio, non avesse chiuso al meglio la ripresa.

A questo punto il manager ravennate Rumenos si gioca il suo miglior lanciatore, Giambelluca, prima schierato all’interbase. Sul ben più dotato rilievo l’attacco della Pavignani esplode: doppio di Abbati (ancora lui), triplo di Accorsi, base a Zanini, singoli di Del Priore e Michelini, doppio di Busi: 6 a 3 per i gialloverdi, e l’agonia sarebbe continuata se Venturi non si fosse fatto cogliere fuori base. Da quel momento la partita è segnata, Abbati, che non lanciava da un mese per problemi fisici, è intoccabile, e la gara si chiude sul 9 a 3, dopo innumerevoli sciupii in attacco che, come si vedrà poi, potevano costare caro agli Athletics

Seconda gara fra Godo e Collecchio. Del Monte, manager parmigiano, riserva i migliori lanciatori, Sclafani e Poma, per la gara con i bolognesi, e parte con Yomel Rivera, che poi verrà rilevato da Lanfranchi

Ma la difesa dei parmigiani è troppo fallosa e Godo, in un amen, si porta sull’8 a 1 al 3^. Negli inning finali il Collecchio si rifà sotto e si porta a ridosso dei romagnoli, ma la gara, non certo bella, si chiude sul 9 a 6 per i ravennati

Terzo incontro quindi decisivo, fra Athletics e Collecchio. I bolognesi partono comunque favoriti, visti i risultati fin qui maturati, ma la brutta partenza di Nathan Busi sul monte di lancio rimette tutto in discussione. Sembra di essere tornati a qualche mese indietro: “sghetto” di Poma, strike out Lanfranchi e Rivera, ma il braccino corto di Del Priore all’interbase e la valida di Sclafani fanno crollare il morale al pitcher bolognese, che da tre basi su balls: obbligato il rilievo di Giorgi, che chiude benissimo con uno strike out, ma si gioca così il suo bonus di inning come lanciatore.

Sullo 0 a 3 sembra difficile, visto che Matteo Sclafani viene dato attualmente come intoccabile, ma non per i gialloverdi, che l’hanno spesso fatto scendere dal monte: legnata di Accorsi, Del Priore lo porta a casa con un’altra valida, dormita del catcher parmigiano Bocchi che grazia Michelini, e su lancio pazzo del pitcher parmigiano i bolognesi si portano sul 2 a 3.

Gli Athletics inseriscono a lanciare prima Abbati, poi Michelini ed infine Del Priore. La partita, molto bella, corre su binari di grande equilibrio, con Venturi, subentrato a Zanini nel ruolo di catcher, che inchioda con 2 colti rubando i parmigiani. Al quarto il break, che risulterà decisivo: con due uomini in base, due outs e due strikes, Del Priore tira inspiegabilmente piano ed in mezzo, Bocchi ringrazia e piazza la valida decisiva (5 a 2). Lo stesso Del Priore cerca di rimediare in attacco, battendo subito la valida che porta a punto Accorsi (3 a 5), ma con due uomini in base una gran linea di Michelini si spegne nel guanto del seconda base Carpena.

Esce Sclafani ed entra Poma a lanciare, ma gli Athletics sbagliano l’approccio alla gara e si avventano come furie sui lanci lenti del mancino parmigiano, regalandogli due facili innings (3 a 5 il finale)

Alla fine gli Athletics vincono comunque il campionato regionale, ma l’epilogo positivo non può cancellare quei dubbi che un gruppo dotato tecnicamente, ma a giorni alterni debole psicologicamente, ingenera in chi deve guardare necessariamente più in là del suo naso.

Poi è vero, tutti gli altri ti guardano il sedere ed hanno ben altri problemi, ma la vera gara è sempre con se stessi, gli altri non contano.

I ragazzi hanno comunque festeggiato alla grande: “chi vuol essere lieto, lieto sia”, e probabilmente aveva ragione lui… e loro.

Perché gli Athletics, pur applauditi, pur spesso ammirati e/o odiati, non sono mai stati neanche campioni regionali.

Fino ad oggi.

(La traduzione del titolo è: “Siamo soli, ma in cima!”. N.d.R.)