Patatrac Pranzo Più

Le alte quote (di classifica) non si addicono alla Pranzo Più Athletics che, al benessere dell’aria rarefatta preferisce, suo malgrado, l’anonimato e l’afa della pianura del centro classifica. Lascia infatti, ancora una volta, metà della posta in palio all’avversario di turno, nella fattispecie gli Angels di Macerata, squadra dotata di un buon reparto difensivo e di un mai arrendevole line up, ma assolutamente abbordabile. Si sono viste, come già accaduto in recenti occasioni, due squadre completamente diverse, anche se con lo stesso comune denominatore del non riuscire a dominare l’avversario e della assoluta dipendenza dalla salute fisica e mentale dei suoi pitchers. In gara uno Gianni Dolzani prima e Lentini poi hanno bloccato le mazze del Macerata con autorità e non si sono arresi alla prima difficoltà, mentre in gara due l’inizio disastroso di Poppi e l’avvicendamento di Saletti (a risultato oramai compromesso) hanno evidenziato lo stato di emergenza che attanaglia questo ruolo essenziale. L’arbitraggio a casa del cubano Valladares è stato folcloristico, ma corretto, mentre, l’arbitro capo di gara 2 ha esageratamente allargato la zona di strike mettendo in grave difficoltà i due attacchi.
Gara 1 – Vantaggio marchigiano immediato su una incomprensione difensiva degli Athletics che comunque non accusano il colpo riuscendo anche a non far segnare altri punti, come al terzo inning, pur subendo due doppi consecutivi. Al quarto la Pranzo Più impatta con Carlini spinto a casa dal doppio di Gamberini (1 su 3) per poi portarsi in vantaggio nell’attacco successivo con D’Andrea, grazie ad un doppio di Cantelli (2 su 4). Il 3 a 1 del l’ottavo inning porta la firma di Depau su singolo di Bergami. Scendono dal monte l’ottimo Gianni Dolzani (7,1rl, 0 pgl, 7 bvc, 1 bb, 1 hp, 10 k) rilevato da Ivan Lentini e Brunetti per Crescimbeni. Al nono il patatrac. L’arbitro di casa decreta uno strike out alquanto discutibile ai danni del Macerata, ne nasce un parapiglia che termina con l’espulsione del giocatore ed una ammonizione alla panchina marchigiana. Con due fuori e prima occupata va nel box di battuta Gambella, la rabbia agonistica trova sfogo in una legnata oltre la recinzione per i due punti del pareggio del Macerata. Gli Athletics non perdono la calma ed al primo extrainning D’Andrea regala ai suoi colori la vittoria battendo il singolo che manda a casa Cantelli per il sudato e definitivo 4 a 3.
Gara 2 – La partita è decisa dal big inning iniziale del Macerata 7 a 0!.. Lo sciagurato inizio di Poppi (0,2 rl, 7 punti subiti, 2 pgl, 3 bvc, 4 bb, 1 k) lascia il segno e manda in tilt il team di Paolo Dolzani che tra il secondo ed il terzo turno di difesa decide di dar spazio a tutta la panchina. Saletti, D’Andrea e Avendano si sono avvicendati sul monte di lancio cercando di evitare la sconfitta prima del limite, ma all’ottavo, l’ultimo rilievo ha incassato altri cinque punti e non c’è più stato nulla da fare. 15 a 1 il risultato negativo di una partita da dimenticare in fretta. Gli unici guizzi nel grigiore totale sono venuti da Bondioli che ha battuto il doppio che ha portato a casa il punto della bandiera, Pozzarini autore di un paio di pregevoli eliminazioni al volo e due doppi di Minghetti (2 su 3) purtroppo inutili perché eseguiti a basi scariche. Questa sconfitta non ha attenuanti, viene addolcita solo in parte dalla vittoria della gara del mattino, ma lascia dubbi inquietanti che dovranno essere risolti in fretta, a mio parere primo su tutti l’emergenza “monte di lancio” dove occorrerà lavorare parecchio, anche a livello mentale, sul materiale umano a disposizione, compresi gli outsiders, ed in seconda battuta pensare ad un avvicendamento calcolato in alcuni ruoli in cui i titolari appaiono, alle volte, svuotati di tensione agonistica. La settimana prossima il diamante di via Pirandello ospiterà il Castenaso che, grazie al doppio successo ottenuto sul Longbridge, si è riproposto, agguantando gli Athletics, per un posto in prima fila. Un appuntamento da non mancare per gli amanti del “vecchio gioco” .