Nei diamanti di Parma, i piccoli campioni delle quattro squadre finaliste del girone nord, promettono grande baseball e, come già accaduto nelle fasi eliminatorie, forti dosi di adrenalina per il pubblico presente. L’elite del campionato baseball ragazzi 2005, si gioca l’accesso alla finalissima per il titolo di Campione d’Italia 2005, con la vincente del girone sud. Un solo posto in palio, da raggiungere attraverso una formula tanto crudele quanto emozionante: due scontri ad eliminazione diretta senza appello. Le promesse non vengono deluse. I due quarti di finale, vedono in campo rispettivamente, Athletics Bologna contro Codogno e Collecchio contro Ronchi dei Legionari. Tutte le squadre si conoscono molto bene. Sono presenti diversi giocatori nazionali che hanno animato il Mundialito di agosto e altri match. Amici dentro e fuori dal campo, oggi avversari agguerriti. Per gli Athletics, sono tutte vecchie conoscenze, affrontate nella Winter league e nei diversi tornei estivi, in sfide dal sapore “antico”. Difficile fare pronostici, il livello tecnico è, per tutte le compagini, elevato e decisiva sarà la tenuta psicologica nel corso dei 6 inning, che decideranno chi continuerà l’avventura e chi si fermerà. Gli Athletics affrontano il Codogno con grande concentrazione. Entrambe le squadre schierano la formazione tipo, con i loro più promettenti prospetti, sul monte di lancio come partenti: Rasoira per il Codogno e Busi per Bologna. Il primo turno di attacco pone subito gli A’s sugli scudi che, grazie ad un potente triplo di Venturi – che si ripeterà, più tardi, con un doppio – riescono a segnare 2 preziosi punti. Nonostante il vantaggio, il match è giocato all’insegna dell’ equilibrio. Ma gli A’s hanno sul monte di lancio un implacabile Busi che, con rara freddezza e precisione, non concede nulla all’attacco avversario: in 3 inning, 9 uomini passati al box, 39 lanci, 6 strike-out, nessun corridore arrivato in prima. Una difesa tonica e sicura, chiude gli esigui spazi lasciati dal monte di lancio perfetto degli Athletics. L’attacco bolognese può colpire con maggiore tranquillità, consentendo altre tre segnature tra il 3° e il 5° inning. Ed è così che Bologna, punto dopo punto, conquista lo storico passaggio alle semifinali. 5 a 0 il punteggio finale, forse un po’ troppo severo per il Codogno. Dall’altra parte, altrettanto equilibrio, si traduce nel successo del Collecchio, in una partita dal risultato ancora più stretto: 3 a 1 ai danni della forte compagine friulana.
Alle cinque della sera, nell’elettrica atmosfera del diamante di Sala Baganza, sotto un cielo plumbeo e minaccioso, le stesse finaliste della Winter league 2005, si ritrovano a contendersi, in 6 inning, un altro primato molto importante. Le regole del torneo, non consentono di schierare i lanciatori già utilizzati nell’incontro precedente. Il pronostico è per Collecchio, che gioca in casa, ma Bologna non è sicuramente da meno: è un team ottimamente preparato e unito, con tanta voglia di giocare e di stare insieme. Nel primo turno d’attacco, Collecchio prende l’iniziativa, affondando subito i colpi, per paralizzare fin dall’inizio i bolognesi. In modo sistematico, i ducali incontrano i lanci avversari, portandosi, punto dopo punto, sul 5 a 0 dopo 4 inning. Gli A’s stentano a ritrovare quella reazione d’orgoglio che, più di una volta quest’anno, ha loro permesso di ribaltare risultati avversi. Ma quando sembra finita, lo spirito imprevedibile del baseball emerge: gli A’s ritrovano la voglia di graffiare. Prima un punto, al quale però risponde immediatamente Collecchio. Poi tre punti, per il provvisorio 6 a 4 ad un inning dal termine, ovvero un nulla in questo magico sport che è il batti e corri. E’ la rimonta. Il vivacissimo pubblico bolognese è in delirio, decimo giocatore in campo, mentre un sottile brivido di paura avvolge il dugout e il pubblico di casa. Nell’ultimo inning, il Collecchio mette un altro punto tra se e i bolognesi. In scena, uno spettacolo veramente emozionante, un duello dai frequenti colpi di scena, che permette agli Athletics, di riportarsi a –2 da Collecchio, con due uomini in base, un solo eliminato e uno dei più potenti battitori nel box. Qualche goccia comincia a cadere. Lanciatore e battitore soli nel campo, a non più di 15 metri l’uno dall’altro. Sulla mazza, il potenziale sorpasso per la vittoria. La tensione è resa ancora più drammatica da un cielo sempre più basso e minaccioso. Ma in questi casi, le mazze sono di piombo e un nulla separa la vittoria dalla sconfitta e, per questa volta, la grande forza di questi ragazzi non consente l’incredibile recupero. Il Collecchio festeggia l’accesso alle finali sotto una pioggia che ora scende sottile. Sottile come le lacrime dei ragazzi con la A’s sul petto. Le lacrime si asciugheranno – e, vi assicuro, non è retorica – sul prezioso successo che, da tempo, avevano già conquistato: un grande gruppo dentro e fuori al diamante, affiatato e formidabile, in grado di compiere qualsiasi impresa. E comunque, per la cronaca, gli Athletics sono, nella categoria, la terza forza in Italia. Un successo storico e meritato per la società del Pilastro. E’ stata una stagione appassionante che, nessuno tra i presenti, dimenticherà. Quando la polvere del diamante si sarà depositata, scopriremo questi ragazzi più maturi ma, ci auguriamo, con lo stesso sguardo franco verso le nuove stagioni e le altre sfide che verranno.
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