Battuti da una regola, anzi, da un’invenzione

Si chiama TIE break, termine già in uso nel softball femminile, rivisto e corretto per i maschietti. Funziona così: in caso di parità, finito il decimo inning, ovvero il primo extrainning, dall’undicesimo in poi, facendo fede all’ordine di battuta iniziale, il coach decide chi mandare a battere per primo mettendo i due battitori che lo precedevano nel line up a correre sulle basi, uno in prima e l’altro in seconda, con l’handicap di avere già un eliminato nello score. E così via, seguendo il line up, finché una delle due squadre non segna più punti dell’altra. I punti non valgono come PGL nelle medie del lanciatore di turno. Dicono che questa “regola” è stata introdotta per abbreviare la durata delle partite, peccato che, per raggiungere lo scopo, si sia snaturato completamente il gioco del baseball che, se si arriva a questo famigerato TIE break, non è più baseball. Tanto valeva partite con uno strike ed un ball ad ogni presenza alla battuta, come si fa nella Winter League ragazzi, oppure partire con già un eliminato ad inning o ancora mettere la manifesta inferiorità, dal quinto inning, con soli 7 punti di differenza. Chissà se qualcuno ci farà un pensierino per il 2010!

GARA 1 : In campo due delle squadre più in forma del campionato. Il Fano gode di una tradizione favorevole ed i pronostici della vigilia sono a suo favore, ma dall’altra parte ci sono i giovani dell’Athletics Bologna che in questo campionato, si sia vinto o perso, hanno dimostrato di saper giocare a baseball. Dopo tre inning lo score è ancora fermo allo 0 a 0 iniziale, Gerbi lancia alla grande e Mattia Barbaresi, sponda fanese, non gli è da meno. Al quarto Mendez batte un doppio che sblocca il risultato. Al settimo Bologna fa 2 a 0, singolo fortunoso di Guidoni e Mendez va a segnare. Ma all’ottavo, dopo vari ed inutili tentativi, sul subentrato Poppi, Fano esce dal torpore e si porta clamorosamente in vantaggio. Tre valide ed un paio di grossolani errori difensivi lanciano i marchigiani sul 3 a 2. All’ultimo inning Duarte getta nella mischia Bucchi come battitore ed il “ragioniere” non perdona e batte a casa il punto del pareggio. Si va agli extrainning. Il decimo viene contenuto dai lanciatori (Poppi e Moronta per Fano). Primo inning di TIE break. Mattioli, primo in battuta per i Gabbiani, batte un doppio per un punto a casa, ma nella stessa azione Guidoni si fa passare la palla sotto le gambe ed i punti diventano due, poi tre per la volata di sacrificio di Ciuccoli, 6 a 3 per Fano, ma i bolognesi ribattono colpo su colpo e recuperano, singolo di Depau, punto di Carrà, Rumenos doppio “cattivo” a destra e gli Athletics pareggiano, peccato che con il corridore in terza, né Nichelini, né Ledesma riescono a battere quel singolo che avrebbe fatto loro vincere la partita che invece viene vinta dal Fano che segna ancora tre punti al 12°, ancora con errore iniziale di Depau seguito da una base gratis ed un singolo di Ciuccoli. Un doppio gioco difensivo di Fano sulla debole battuta di Bagattini chiude il contrattacco bolognese e la partita. 9 a 6 per Fano. I bolognesi escono mesti dal campo con la consapevolezza di non aver meritato la sconfitta.

GARA 2 : Circa 200 persone hanno complessivamente assistito a questo doppio confronto. La partita pomeridiana inizia sulla falsariga della precedente, ottime difese e lanciatori (Bucchi per Bologna e Enrico Barbaresi per Fano) in ottima forma. Fano cogli il vantaggio al secondo inning, doppio di Paganucci e punto di Ambrosini. Fano porta a 3 il suo score al quinto, triplo di Mattioli. Gli Athletics reagiscono immediatamente con un triplo in apertura di Guidoni spinto poi a punto da Monda. Sul 3 a 1 a favore degli ospiti gli Athetics riacquistano fiducia, al loro ottavo attacco, riescono a pareggiare, triplo di Casadei, errore su battuta di Rumenos, singolo di Bagattini dopo che sia Ledesma (base ball) che Guidoni (colpito) erano riusciti ad andare in base. Al settimo inning sul monte di lancio erano saliti Roncarati per gli Athletics e Mariani per Fano. Per il bolognese si trattava di superare un esame impegnativo dopo le ultimi disorientanti prestazioni. Roncarati non fa toccar palla agli avversari chiudendo tre inning senza subire punti e mettendo in base un solo corridore avversario sui dieci affrontati. L’ultimo inning di attacco bolognese non inizia nel migliore dei modi, Carrà eliminato al piatto. Ma il prima base del Fano decide di dare una mano e commette un errore di presa sulla battuta di Casadei che arriva salvo, poi ruba la seconda, ma ancora una volta il pubblico di fede giallo verde viene colto da delusione quando anche capitan Depau va secco al piatto. Nel box Rumenos, un campionato fin qui fatto di luci ed ombre, conto parziale due ball e due strike, la palla esterna di Mariani, Rumenos che si allunga e tocca senza troppa potenza, la palla va, supera l’infield, tocca terra… e Casadei corre, corre, corre fino a casa base. Gli Athletics hanno vinto, 4 a 3 il finale, con il rammarico di non esser riusciti, ancora una volta, a fare bottino pieno, questa volta per colpa di una regola.

Alla luce dei risultati di questa seconda giornata del girone di ritorno, Pesaro, che ha faticato enormemente per battere Cupra in una gara nervosissima ricca di espulsioni, diventa quasi imprendibile (mancano 5 giornate, ovvero 10 partite alla fine del campionato). Altresì Imola, Fano e Bologna e Cupra restano in gara per il secondo piazzamento, quello che da diritto ad effettuare i playoff. Sognare non costa nulla, ma per ora bisogna tornare dalla trasferta di Matino (LE) con un risultato positivo, non sarà facile, anche perchè la comitiva in partenza per la Puglia sarà fortemente rimaneggiata nell’organico.