Cappotti primaverili

Avere e perseguire degli obiettivi è fondamentale, anche nello sport. Gli obiettivi di una squadra devono però essere soprattutto raggiungibili e condivisi da tutti, dai dirigenti, dagli allenatori e soprattutto dai giocatori. Deve crearsi quell’atmosfera particolare dove tutti, indistintamente, prima, durante e dopo ogni allenamento, prima durante e dopo ogni partita, ci si senta parte di un gruppo che, senza eccezioni, farà ed ha fatto tutto ciò che si doveva fare, indipendentemente dal risultato ottenuto in campo. Gli Athletics “avevano” un obiettivo? Ora, al di là del rendimento di qualche elemento della squadra, è proprio il gruppo che è mancato all’appello, quel gruppo che, probabilmente, non ha obiettivi, non ne ha mai veramente avuti. Pazienza, squadra mediocre, campionato mediocre, obiettivi minimi, pazienza. La parola d’ordine, adesso, è ridimensioniamoci, non siamo da promozione, proviamo a salvarci. Il baseball è lo sport del “batti e corri”, ma se non batti e commetti tanti errori difensivi, perdere diventa normale ed automatico.

La Pranzopiù si è arresa, senza colpo ferire, al Crocetta Parma, squadra solida e concentrata. Un doppio cappotto 5 a 0 e 7 a 0 che più di ogni parola scritta o pensata chiarisce definitivamente, e siamo solo alla seconda giornata (quattro partite), che il team bolognese, “immaginato” per i playoff, da oggi dovrà guardarsi alle spalle. Anche in queste due partite casalinghe la squadra di Duarte non ha avuto peso in attacco, mai una valida nei momenti decisivi dei due incontri, ed in difesa si è dimostrata un vero e proprio disastro. La doppia sconfitta è giusta e meritata.

GARA 1: Partenti Roncarati (Athletics) e Melegari (Crocetta). Il giovanissimo Venturi Michele esordisce dall’inizio nel ruolo di ricevitore sostituto di Carrà infortunatosi in un incidente stradale. Ancora assente Rumenos. Da Venturi e Monda Mario (2 su 4 entrambi) gli unici guizzi felsinei. Al secondo inning Crocetta in vantaggio: doppio di Del Sante, che si strappa, sostituito sulla base da Zinelli, spinto a casa dal triplo a destra di Paini che poi segna il secondo punto per scelta difesa. Non un sussulto per un’infinità di inning, Roncarati (7 rl, 8k, 4 bvc, 2 pgl) recupera in precisione di lancio ed è avvicendato sul monte, all’ottavo, da Angelini. Gli Athletics sprecano un paio di buone occasioni per poi soccombere definitivamente al nono. Un singolo di Guareschi, un paio di errori ed un doppio a sinistra di Saccò portano lo score parmigiano sul 5 a 0 che sarà anche il risultato finale.

GARA 2 : Coach Duarte non cambia l’ossatura della formazione, eccezion fatta per Medina che va a ricoprire il ruolo di ricevitore e Del Priore all’interbase. Basta un attacco, ai ducali, per mettere una decisiva ipoteca sulla vittoria. Al secondo inning succede di tutto: l’incolpevole Gerbi subisce i singoli di Zinelli e Tonelli, intervallati dall’eliminazione al volo di Bettati, poi la difesa bolognese va in tilt, cinque errori, uno dietro l’altro, una palla sotto le gambe del catcher, una ballerina mancata ed il Crocetta si trova, senza nemmeno accorgersene, sul 3 a 0 che porta a 5 a 0 per i due punti battuti a casa da Campanini. La Parnzopiù sembra esser stata messa knockout. Cinque punti sono tanti, da dover recuperare, ma è pur sempre vero che si sta giocando solo il secondo inning! Invece non c’è reazione, elettrocardiogramma piatto… li abbiamo persi! Medina desolante con uno 0 su 8 complessivo che lascia basiti e fa pensare, ma non gli sono da meno gli altri compagni di reparto. Poppi subentra a Gerbi a quinto iniziato. Al sesto il Crocetta incrementa il suo vantaggio. E’ un doppio del giovanissimo Gradali a portare a casa i punti del 7 a 0 che sarà anche il risultato finale della gara.

Poco coraggio, poca fantasia, poca passione, nemmeno una giocata. Oggi gli Athletics non hanno giocato a baseball. Intanto il prossimo avversario, il Mastiff Arezzo, con due vittorie corsare a Sesto Fiorentino, si porta al comando della classifica, a punteggio pieno. I nostri ragazzi ritroveranno un po’ di orgoglio entro la fine della prossima settimana? Lo si spera, perché la speranza è sempre l’ultima a morire…. ma se non ci si da una mossa, poi, alla fine muore anche lei!