Quando perdere non è un male

Parma Franchigia – Autofficina Danilo Athletics Bologna: 6 – 5

Autofficina Danilo Athletics Bologna – Black Panthers Ronchi: 7 – 11

Altre due partite di pregio per la Summer League in quel di Parma.
Prima gara fra Athletics e Parma Franchigia. Sammy Silvestri partente, che inizia litigando con il monte di lancio – invero fatto a pene di segugio – del Quadrifoglio di Parma, e poi si perde anche in sfide personali con i battitori di Parma. Il risultato sono due punti al primo (2 basi ed 1 valida) ed un punto al secondo (2 valide). Recuperata la necessaria serenità, il mancino carbura e ricomincia a fare eliminati. I cinni bolognesi oggi hanno portato con sé da casa anche gli attributi, accorciano le distanze con un lungo doppio di Monti (1 a 3 al 4^) e passano in vantaggio al 5^ quando due doppi clutch prima di Vignali e poi di Paganelli portano i bolognesi sul 5 a 3. Silvestri inanella due out e manda due parmigiani in base per balls, Edoardo Ragni entra a lanciare. Battuta difficile sulla terza base, Monti aggredisce benissimo la palla e spara un missile in prima per un facile out, ma Sammy Silvestri cicca clamorosamente la presa e Parma pareggia
Ragni comunque chiude e si arriva all’ultimo inning: dopo svariate vicissitudini (tra cui una furbata di Silvestri che coglie fuori base un corridore parmigiano), la Franchigia mette un uomo in terza con un out: palla difficile sull’interbase, Paganelli raccoglie benissimo ma poi spara verso casa base un missile per terra, impossibile da fermare. Parma vince 6 a 5
Non c’è tempo per imprecare, un’ora di pausa e poi si ricomincia.
Gli Athletics sembrano tonici, giustamente ingastriti dopo la partita della mattina (3 a 1 al 2^). Poi gli oltre 30 gradi del sarcofago in cemento del Quadrifoglio si fanno sentire, qualche cinno comincia a vedere la Madonna e viene prima buttato sotto l’acqua e poi sostituito. Monti, partente per i bolognesi, dopo un buon inizio non riesce a tenere basso il lancio e viene duramente incontrato dai friulani, stessa sorte al rilievo Ponseca, e Ronchi passa a condurre 9 a 3. Ma i cinni hanno con sé i maroni, ed accorciano le distanze prima sul 9 a 5 e poi sul 9 a 7, grazie anche ad una condotta spregiudicata sulle basi.
I gialloverdi però sono veramente in riserva, i vari lanciatori messi sul monte fanno del loro meglio, ma i Black Panthers sono più freschi, allungano ancora (11 a 7 al 5^). Dopo una poco simpatica gag dell’arbitro Menendez, che abbandona il campo per il caldo eccessivo, dichiarando chiusa in anticipo la partita rispetto al tempo regolamentare, si arriva grazie al buon senso di tutti alla fine regolare della partita sul punteggio di 11 a 7.
In ogni gara ci sono luci ed ombre, ma stavolta paradossalmente le luci sono superiori, nonostante i risultati. Se sbagliano i migliori, che normalmente sono quelli che tirano la carretta, va tutto bene, bisogna sempre ricordarsi delle innumerevoli volte che hanno cantato e portato la croce.
Se tutti hanno combattuto, lottando contro se stessi al meglio possibile, va tutto bene.
L’importante è uscire dal campo coscienti di aver dato tutto. Poi il baseball, a differenza della vita, ti dà sempre un’altra possibilità.